Sono nato a Enna 59 anni fa il 12 febbraio 1961. Vivo a Enna e sono sposato da 32 anni con Gina che mi ha donato due figli meravigliosi Marta e Marco.

Dopo essermi diplomato come Geometra, aver conseguito il diploma all’Istituto per la formazione di Agenti di Assicurazione, e dopo diverse esperienze lavorative come tecnico sul campo dell’edilizia, come assicuratore, come agente di commercio, da quasi trent’anni lavoro alla Soprintendenza per i Beni Culturali come funzionario Tecnico Direttivo dove mi sono occupato di tutela, conservazione e restauro di beni storico-artistici e archeologici, mentre oggi mi occupo di paesaggio.

Fin da bambino, ho ricevuto dai miei genitori insegnamenti impregnati di limpidezza morale, che mi hanno proiettato ad una cultura relazionale che ha posto “l’altro” sempre come un prossimo da accogliere, ascoltare e rispettare per ciò che è.

E di conseguenza al contempo, educato a combattere l’immoralità, le prevaricazioni, e le ingiustizie sociali.

Su queste fondamenta umane si è innestato poi un forte ideale spirituale quando, ancora ragazzino, incontro il Movimento dei Focolari a cui aderisco con convinzione e slancio, non solo per la profondità del suo messaggio sul piano spirituale, ma anche per la valenza e la laicità della sua proposta sul piano sociale e culturale, di un mondo unito, cementato dal “principio dimenticato”: la fratellanza universale.

1976

A 15 anni, pertanto inizia il mio impegno sociale in molteplici attività di aiuto concreto rivolte ai più bisognosi, alle persone delle fasce più deboli, più povere,… ma anche a quelle più fragili come gli anziani, i giovani, i disabili, ponendoci – insieme a tanti amici – in relazione coi giovani di tutto il mondo per aiuti umanitari in Africa, nelle Filippine e nell’Asia più povera; come anche ci tuffiamo in iniziative fortemente incisive sul piano socio-politico negli anni ’80 in occasione della Legge 194 sull’aborto, in favore della Pace durante la guerra fredda, in contrasto alla mafia e al terrorismo, in favore dell’ambiente dopo il disastro di Cernobyl, ecc… dando vita così a Enna, insieme a tanti giovani, al Movimento Gioventù Nuova.

2004

Fondo con diversi amici, il Centro Socio Culturale Igino Giordani, poiché ispirati dalla figura poliedrica di Giordani come politico e membro della costituente, come affermato scrittore e giornalista, come punta avanzata della proposta paradigmatica della “comunità educante”, della “cultura del dare”, della politica del dialogo e partecipata.

2012

Con mia moglie diventiamo responsabili, per la Sicilia orientale, del Movimento internazionale Famiglie Nuove, che promuove “la famiglia” non solo come cellula viva nel tessuto sociale, ma quale seme di comunione per l’umanità del terzo millennio.

Spinto dalla figura di Giordani e dalla convinzione che una politica partecipata e libera da condizionamenti di parte, elevata a “puro servizio” e scevra da interessi personalistici e di partito, sia ancora possibile, nel 2009 inizio ad approcciarmi più da vicino ed in maniera attiva nella sfera della politica locale, dando vita, insieme ad altri amici, a O.P.EN (Osservatorio Politico Ennese), col quale creiamo momenti di confronto e dibattito cittadino, come gli OPENforum, sullo stato della nostra città e su come poterla migliorare.

Insieme alla comunità di amici, allargata alle associazioni amiche di O.P.EN., decidiamo di entrare nell’agone della politica attiva. Ed è così che a 49 anni, per la prima volta nella mia vita, mi candido come Consigliere alle comunali del 2010 con la lista civica “Enna al Centro”, con candidato sindaco Enzo Cimino.

Vengo eletto, come secondo della lista: arriva così, sperato, ma inaspettato per i tanti voti ricevuti, il mio ingresso in Consiglio Comunale, dove mi colloco insieme agli altri consiglieri della lista, all’opposizione della Giunta Garofalo con quell’atteggiamento costruttivo, utile, positivo, di chi vuol operare esclusivamente per il Bene Comune, portando, con l’agire politico correlato ai principi ed ai valori che sostanziano da sempre la mia vita, il mio contributo a migliorare non solo la nostra città ma anche la politica, avviluppata nelle logiche dannose che la degradano.

Lanciato su questo fronte, insieme ad amici rappresentanti di tanti altri gruppi, movimenti ed espressioni associative di tutta la Sicilia, nel novembre del 2010 do vita a “Movimenti Civici Sicilia”, una rete regionale che vuole contribuire ad una politica rinnovata nelle fondamenta, incline al servizio, al Bene Comune ed alla centralità della persona.

2013

Nel 2013, dovendosi procedere a rieleggere il Presidente del Consiglio comunale a causa dell’immatura ed improvvisa scomparsa dell’amico Presidente Enrico Vetri, vengo eletto Presidente del Consiglio comunale di Enna. E chiudo con questa importante carica il mio mandato nel 2015 quando si torna alle urne per il quinquennio 2015/2020.

In questi cinque anni, oltre alle svariate mozioni, interrogazioni che sottolineano l’attività consiliare e di stimolo di controllo sull’operato dell’Amministrazione, mi sono fatto promotore di diverse iniziative consiliari, tutte approvate all’unanimità:

il Regolamento di Toponomastica per l’istituzione della relativa Commissione; il Regolamento del Teatro Comunale Garibaldi istituendo la figura del Direttore Artistico e del Comitato di Gestione; il Regolamento per istituire la “Consulta dei Migranti e la figura del Consigliere Aggiunto”; il Regolamento della “Consulta Comunale dei Giovani” e tanto altro ancora elaborato di concerto con altri consiglieri.

Dal 2015 al 2020

Nel frattempo insieme ad altri otto consiglieri, provenienti quasi tutti da esperienze diverse e di Partito, creiamo Patto per Enna, lista civica dove ho cercato di portare il mio contributo perché diventasse un “soggetto politico” di natura puramente civica. Ed è con Patto per Enna che vengo eletto per la seconda volta nel 2015, divenendone il Capogruppo.

La divaricazione continua con il sindaco Dipietro e con altri di Patto per Enna sull’idea di politica, sul metodo, sulle logiche antiche mai cancellate, sulla qualità delle relazioni e sull’assenza di dialogo e di reciprocità, oltre che sulla diversa concezione del “civismo” e il fatto di essere rimasto il solo a credere nell’impegno civico e negli strumenti partecipativi che ne rafforzano la sostanza, ha fatto sì che Patto per Enna si rivelasse purtroppo un “contenitore” vuoto, un espediente elettorale e basta, chiudendo così tristemente la sua storia in Consiglio comunale.

Nel frattempo dal 2014 con gli amici della rete Movimenti Civici Sicilia fondiamo Civ.Es. che ne diventa l’evoluzione naturale. Mi faccio carico di scrivere i suoi documenti fondativi: il “Manifesto”, il “Progetto Città 3.0”, il “Patto di cittadinanza”, il “Codice di comportamento elettorale” e di elaborare il “simbolo”.

Trascorrono così tre anni di condivisione di idee, riflessioni, confronto, dibattito sul volto da dare a questa creatura. Nell’autunno del 2017 insieme ai rappresentanti di Palermo, Caltanissetta, San Cataldo, sottoscriviamo il “manifesto”. E così il 18 giugno 2019 nasce ufficialmente Civ.Es (Civiche Esperienze).

Oggi

Gli anni di impegno forte e incisivo, profuso sin da ragazzino nel sociale e in vari ambiti, ha fatto maturare in me e nei miei amici, la consapevolezza che la politica oggi ha bisogno di quella linfa di novità, di quell’autenticità che nasce dal basso, dagli stessi cittadini e dalle loro istanze. E da questa consapevolezza è scaturito il desiderio di dare il proprio contributo in maniera attiva dentro le istituzioni e nei luoghi dove la politica opera le sue scelte.

Negli anni abbiamo assistito ad una perdita costante del senso di comunità, un vuoto dettato dal protagonismo individuale, dall’assenza di aggregazione. Una comunità in difficoltà, privata delle intelligenze dei giovani, delle occasioni di sviluppo, delle infrastrutture elementari, delle relazioni disinteressate.

Oggi un sindaco ha l’obbligo di ricompattare la comunità, senza sostituirsi alla libera attività dei singoli e dei gruppi, ma disciplinandola e orientandola – nel rispetto e nella tutela dell’indipendenza dei soggetti che la costituiscono – verso la realizzazione del Bene Comune.

La scelta di candidarmi a sindaco pertanto oggi nasce dall’esigenza di mantenere salda questa idea di politica, di tenere vivo il profilo puramente “civico” e partecipativo della politica, soprattutto a livello locale.

Proverò pertanto ad essere:

Un sindaco al servizio della città e dei cittadini, secondo il principio di sussidiarietà, con quella reciprocità essenziale per la crescita della vita democratica

Un sindaco che mette a frutto l’esperienza per far proprie le istanze dell’intera comunità, per entrare nelle problematiche, coinvolgendo i cittadini nella governance e nelle scelte determinanti della Città

Un sindaco che fa della coerenza la propria idea-forza, che non scenda a compromessi ma che abbia sempre come obiettivo la cooperazione di tutte le positività presenti nel territorio.